domenica 23 novembre 2014

Il mondo nascosto tra le linee dei sassi

Ogni volta che mi trovo in spiaggia non resisto alla tentazione di cercare un sasso e ogni volta ne trovo uno che per me è speciale.

Sono le forme che attraggono maggiormente la mia attenzione, ce nè sempre una che mi ricorda qualcosa di specifico.

Poi ci sono quelli luminosi, lisci e con righe che sembrano già disegnate, quelli. li devo per forza portare con me.

Sono, un po come sosteneva Munari nel suo libro, sempre alla scoperta di un mondo nascosto tra le pieghe dei sassi, che improvvisamente si popolano di personaggi o animali disegnati seguendo le linee e le vene della pietra.

Un pò il concetto di vedere meno e osservare di più che tanto amo.


Penso che un semplice sasso può raccontarci un mondo pieno di storie fantastiche se solo lo raccogliamo e gli diamo vita con una matita e dei colori. I sassi che si trasformano in altro è diventato il mio divertimento.

Ultimamente ho scoperto il gusto di creare delle vere e proprie scene di vita che rimangono fissate in un quadro. Ogni sasso con la sua forma mi suggerisce un personaggio o un azione.

In passato ho realizzato solo questo , oggi ho deciso di dedicarmi a questa pratica del quadro composta da tanti sassi fissando ciò che mi piace per sempre.




venerdì 14 novembre 2014

Come dipingere un sasso

Tanti di voi mi hanno chiesto di scrivere un post su come dipingere i sassi. Non mi sento un esperta in materia ma condivido volentieri con voi quello che ho imparato con questa mia passione.

La prima cosa da fare è trovare la materia prima: sassi, ciottoli e pietre faranno al caso vostro.
Io li raccolgo in spiaggia durante il periodo estivo. La scelta dei sassi è cosa assolutamente soggettiva, fatevi ispirare dalla forma e magari  scegliete sassi con superficie liscia.

Seconda cosa da fare lavare bene i sassi con un po' di sapone e farli asciugare bene al sole.
Io dipingo direttamente sulla superficie del sasso perché ho sempre scelto sassi molto lisci. Se al contrario avete  un sasso con superficie ruvida, porosa e irregolare potete passarci uno strato di gesso acrilico o usare del normale stucco per ricoprire i fori.

Terza fase della realizzazione è fare lo schizzo del disegno direttamente sul sasso. A volte è il sasso stesso a suggerivi il disegno. Io uso fare un primo strato di colore bianco in modo che la seconda mano risulti più brillante. Inoltre sul primo strato bianco risulta facile realizzare il disegno.

Fatto ciò si passa ai colori. Io uso i colori acrilici (vanno bene anche quelli molto economici) o pennarelli a vernice (Saratoga Paint a punta grossa o i Deco Color a punta fine). Per i bambini potete comprare i Giotto Decor Materials sono l'ideale per la loro manualità, il risultato finale è ottimo.
Asciugano tutti molto in fretta.



martedì 11 novembre 2014

Gomma crepla per decorare.

Giorni fa in casa c'era l'esigenza di una nuova scatola, ho pensato subito di realizzarla io ma mi serviva una soluzione facile e immediata.


Aprendo il mio craftdrawer  (magari avessi una craftroom, devo accontentarmi di alcuni cassetti)  mi sono saltati agli occhi quei fogli di gomma crepla inutilizzati da tempo. Perfetti per l'impresa! Una scatola di quelle di Ikea da ufficio e un po di fantasia hanno completato l'opera.

 Una scatola di quelle di Ikea da ufficio e un po di fantasia hanno completato l'opera.
Alla gomma crepla potete dare la forma che volete, se non sapete disegnare basta stampare un disegno e ricalcarlo sopra prima di tagliare.


venerdì 7 novembre 2014

Nella città di Odense sulle tracce di Christian Andersen

La Danimarca, il nostro primo viaggio on the road con le bambine in età da ricordi. Viaggiare è una bellissima esperienza anche quando i bambini sono molto piccoli, però superata una certa età riescono a conservare il ricordo delle cose viste e vissute.

Questa terra sembra fatta proprio per i bambini, tutto è alla loro portata. Ogni luogo ha un attenzione speciale per i piccoli viaggiatori. Un paese che offre ai bambini molte occasioni per vivere esperienze che li coinvolgono direttamente. Una delle tappe che loro ancora ricordano con entusiasmo è la città di Odense.
Odense è la terza città della Danimarca e si trova sull'isola di Fiona ( Fyn in danese).  Nel 1805 in questa cittadina danese nacque un bimbo, chiamato Christian Andersen,  il cui futuro sarà quello di scrivere bellissime  favole.
A lui è dedicata l'intera città, una città che mostra tutto il suo entusiasmo nell'aver dato i natali  a questo famoso scrittore, perfino i semafori sono a lui dedicati.


domenica 2 novembre 2014

E festa fu... Halloween in casa nostra

Al di là di tutte le polemiche che ho letto in rete su questa festa, io trovo che al giorno d'oggi crearsi delle occasioni per sorridere e festeggiare sia una cosa assolutamente positiva.
Questa festa che scalda gli animi e divide le coscienze ha, a mio avviso. un lato positivo che non dovremmo perdere di vista: l'umorismo.
Quanti di noi hanno avuto l'opportunità quando erano piccoli di scherzare con le proprie paure? Io credo pochi, perché non farlo adesso con i nostri figli?

Penso a tutti quelli che sostengono che la parola "Halloween" sia troppo esterofila e che noi non dobbiamo festeggiarla perché non ci appartiene e mi vengono in mente le nostre belle letture sul lettone per conoscere come in ogni angolo del mondo sono ricordati i defunti e onorati i santi.

Penso a chi sostiene che la festa di Halloween sia in antitesi con l'essere credente e mi viene in mente che siamo noi stessi a dare il giusto significato alle cose. Così come siamo noi a trasmettere ai nostri figli i valori in cui credere e la loro la giusta importanza.

Penso a chi sostiene che tutte queste immagini macabre siano diseducative e mi viene in mente che il travestirsi da mostro e addobbare la casa con fantasmi e ragni sortisca esattamente l'effetto contrario a quello che spaventa tanto alcuni genitori.

Il travestimento è un mezzo per sperimentare un identità diversa ed è un attività che non dovrebbe mai mancare nei giochi dei bambini. La distinzione tra realtà e fantasia inizia dal gioco.
Trovo che le attività tipiche della notte delle streghe siano un mezzo per esorcizzare le proprie paure divertendosi.

Aggiungo inoltre che "il far finta" di essere un mostro, una strega o un fantasma per gioco può essere un buona occasione per dar forma ad alcune emozioni che tendiamo a reprimere perché socialmente sconvenienti, come aggressività e voglia di trasgredire, che trovano in questa festività la possibilità di espressione in modo innocuo e divertente.

Le feste sono, a mio avviso, fatte per socializzare, per stare insieme in modo diverso dalla quotidianità. Sono occasioni che spezzano la routine e scandiscono il tempo per i più piccoli.

In casa nostra sono anche un immancabile occasione per creare, realizzare e riciclare, ingredienti molto importanti nella nostra (si, anche la mia) crescita. Usare la fantasia per realizzare qualcosa con le nostre mani, passare del tempo insieme per veder nascere la nostra idea ci rende contenti.

Per tutto questo, abbiamo investito il nostro tempo nel realizzare e invitato amici per festeggiare...

Ci siamo truccate